La rivincita dell'intelligenza
di VITTORIO ZUCCONI
Confesso qualche commozione molto poco professionale, e molto diversa dal cinismo che a volte noi giornalisti affettiamo, nell'ascoltare la network Fox, quella che disperatamente e sfacciatamente ha fatto campagna di calunnie e di montature contro Obama "il terrorista, marxista, mussulmano, radicale" e che mi sono crudelmente goduto per ore nel suo calvario, ha annunciato alle 23 di ieri che l'America avrebbe avuto, per la prima volta nella propria storia, un Presidente di etnia mista africana ed europea. Nella sua vittoria, e nella insurrezione nazionale e pacifica contro gli otto anni del peggior governo repubblicano che l'America avesse conosciuto dal quadriennio di Herbert Hoover, il padre della Grande Depressione, c'è il riscatto non della sinistra contro la destra, non dei "migliori" contro i "peggiori", perché in democrazia non ci sono "superiori" e "inferiori" e il voto del Rettore Magnifico conta quanto quello del fattorino che gli porta il caffè. Il successo di Barack Hussein Obama è anche qualcosa di più importante dell'ormai inevitabile riconoscimento che nel club più esclusivo del mondo, quello che ha visto ammessi soltanto 41 uomini bianchi (per 43 presidenze) in duecento vent'anni non potevano non entrare cittadini con volti, e domani con sesso, diversi e più simili al volto dell'America, è la rivincita dell'intelligenza e della preparazione sul mito dell'"uomo qualunque" e della banalizzazione delle istituzioni. Non sappiamo, e nessuno lo può dire, se Barack Hussein Obama sarà un buon presidente, se riacciufferà l'economia americana dall'abisso nel quale sta precipitando e dove trascinerebbe anche noi (la produzione industriale americana in ottobre è diminuita del 26%, un quarto, questo per coloro che ci ripetevano che la crisi della finanza non era la crisi dell'economia reale), se ritesserà la maglia di amicizia e di stima internazionale che Bush ha lacerato nonostante la piaggeria degli inutili cortigiani alla Berlusconi, se sarà una delusione come Carter o un successo come il vecchio, prudente Bush. Ma sappiamo che finalmente nello Studio Ovale siederà qualcuno che conosce la differenza fra un libro e una sega a motore, che non considera la cultura e la sintassi come espressioni di "fighettismo", secondo l'atroce neologismo caro ai duri e puri. Non uno "come me", ma uno migliore di me, capace di ascoltare, ma anche di riflettere e di circondarsi di persone delle quali non teme la concorrenza, perché non soffre di complessi di inferiorità. Molto abbiamo detto, scritto e ascoltato, da mesi ormai, sulla straordinaria novità di un presidente afro americano, insieme bianco (la parte di lui che sempre si dimentica) e nero, ed è ovvia la lezione - anzi, la sberla - che la democrazia americana ha dato ai miserabili sfruttatori delle paure razziali e del provincialismo identitario che oggi purtroppo spadroneggiano in Europa. O che fecero dire in un telegiornale de La7 al Presidente della Camera italiana, onorevole Gianfranco Fini, che l'America non avrebbe mai eletto "un nero". Ma la promessa di Obama è più della etnia, della storia personale, della capacità di superare l'handicap di un nome tremendo come Hussein, è la stessa che fece di Kennedy l'uomo che fermò il mondo a un passo dall'olocausto nucleare leggendo e rileggendo "I cannoni d'Agosto" il libro di una storica americana, Barbara Tuchman, che raccontava come la guerra sia la marcia della follia verso il disastro. E rispondendo di no ai generali che raccomandavano l'invasione dell'isola. L'elettorato americano ha punito il partito Bush, dando, insieme con la Casa Bianca, una schiacciante maggioranza di seggi si Democratici nella Camera e nel Senato. Ha respinto otto anni di mediocrità spacciata per grande visione morale, ha rifiutato offeso l'assurda candidatura di una governatrice di provincia che le donne americane hanno preso come un insulto, portato da chi - maschilisticamente - crede che le donne votino soltanto nel segno del loro genere e non nella scelta della persona migliore per loro stesse e le loro famiglie. Ma soprattutto ha detto che era stanco di essere trattato come un gregge di idioti contenti di essere governati da un compagno di bicchierate che li fa sentire meno stupidi. La democrazia non deve scegliere geni o premi Nobel ma neppure cadere nella tentazione del gioco al ribasso e all'instupidimento collettivo dei venditori di barzellette e di perline. God bless America. Sia benedetta l'America che ha ritrovato la forza per credere nella democrazia e la persona per raccogliere in maniera civile e intelligente l'onda dell'antipolitica che anche qui si era alzata. (5 novembre 2008)
mercoledì 5 novembre 2008
martedì 21 ottobre 2008
lunedì 20 ottobre 2008
sabato 20 settembre 2008
giovedì 17 luglio 2008
martedì 1 luglio 2008
giovedì 26 giugno 2008
giovedì 19 giugno 2008
lunedì 16 giugno 2008
martedì 10 giugno 2008
lunedì 9 giugno 2008
lunedì 26 maggio 2008
giovedì 22 maggio 2008
C'è un ospite all'int.12!
mercoledì 21 maggio 2008
debole grido
QUESTA è L'UNICA COSA CHE MI VINE IN MENTE PENSANDO ALL'ITALIA DI OGGI 21.MAGGIO.2008 E MI CHIEDO COME PUO' ACCADERE TUTTO QUESTO?
MI CHIEDONO DI DOVE SEI? E CON UN NULLA DI FIATO DICO: ITALIA.
NON HO IL CORAGGIO DI GUARDARE GLI OCCHI DELLA CURIOSITA' DI CHI ME LO CHIEDE E NON HO STRUMENTI PER RISPONDERE ALLA DOMANDA CHE MI PONGONO SUCCESSIVAMENTE... MI VERGOGNO!!!
AMO LE MIE AMICIZIE PIU' DI QUANTO AMI ME STESSO, RIEMPIONO LE MIE GIORNATE, LE MIE IDEE, LA MIA CRESCIATA, MA IN QUESTA ITALIA NON MI SONO MAI SENTITO COSI' SOLO COME AD OGGI, ABBANDONATO.
SONO UN FANTASMA.
MI STANNO MINANDO.
lunedì 19 maggio 2008
venerdì 16 maggio 2008
poi mi dicono che siamo in democrazia!
La Spagna giudica la politica italiana in materia di immigrazione xenofoba. L'attacco arriva per bocca della numero due dell'esecutivo Zapatero, Maria Teresa Fernandez de la Vega, le cui frasi sono riportate da El Mundo. Riferendosi agli arresti di massa, Fernandez de la Vega durante una conferenza stampa dice che "il governo spagnolo respinge la violenza, il razzismo e la xenofobia e, pertanto, non può condividere ciò che sta succedendo in Italia. La Spagna lavora a una politica dell'immigrazione legale e ordinata, che permetta il riconoscimento di diritti e doveri". Esistono, ha ricordato ancora, "meccanismi legali per arginare l'immigrazione clandestina. Sono questi i meccanismi da utilizzare, e non altri".
giovedì 15 maggio 2008
Parole importanti!
Il giornalismo e il caso Schifani
di MARCO TRAVAGLIO
Caro direttore, D'Avanzo è liberissimo di ritenere che i cittadini non debbano sapere chi è il presidente del Senato. Io invece penso che debbano sapere tutto, che sia nostro dovere informarli del fatto che stava in società con due personaggi poi condannati per mafia, che si occupava di urbanistica come consulente del comune di Villabate, controllato dal clan Mandalà, anche dopo l'arresto del figlio del boss e subito prima dello scioglimento per mafia. Perciò l'ho scritto (dopo valorosi colleghi come Lillo, Abbate e Gomez) e l'ho detto in tv presentando il mio libro. Anche perché la Procura di Palermo sta ancora vagliando le dichiarazioni rese nel 2007 dal pentito Francesco Campanella, già presidente del consiglio comunale di Villabate e uomo del clan Mandalà, sul piano regolatore che, a suo dire, il boss aveva "concordato con La Loggia e Schifani" (Ansa, 10 febbraio 2007). (Segue su Repubblica.it)
di MARCO TRAVAGLIO
Caro direttore, D'Avanzo è liberissimo di ritenere che i cittadini non debbano sapere chi è il presidente del Senato. Io invece penso che debbano sapere tutto, che sia nostro dovere informarli del fatto che stava in società con due personaggi poi condannati per mafia, che si occupava di urbanistica come consulente del comune di Villabate, controllato dal clan Mandalà, anche dopo l'arresto del figlio del boss e subito prima dello scioglimento per mafia. Perciò l'ho scritto (dopo valorosi colleghi come Lillo, Abbate e Gomez) e l'ho detto in tv presentando il mio libro. Anche perché la Procura di Palermo sta ancora vagliando le dichiarazioni rese nel 2007 dal pentito Francesco Campanella, già presidente del consiglio comunale di Villabate e uomo del clan Mandalà, sul piano regolatore che, a suo dire, il boss aveva "concordato con La Loggia e Schifani" (Ansa, 10 febbraio 2007). (Segue su Repubblica.it)
mercoledì 14 maggio 2008
lunedì 5 maggio 2008
martedì 29 aprile 2008
88 CLODIO
Dopo aver aspettato per circa un'ora, sono riuscito ad infilarmi con una gamba sotto il braccio, un piede in un orecchio e un ginocchio tra la scapola e la nuca nel fatidico 88 che puntuale come un orologio svizzero assemblato in cina, ha solcato il fantastico Quartiere africano di Roma.
Dopo questo incastro Tétrisco, sono riuscito a ricavare una nicchia tra corpi crudi macellati, per poter proseguire il mio viaggio dentro il viaggio. Il Leviatano di Paul Auster, che per la simbologia è il caos: quale luogo migliore...
Attento a non sgomitare troppo, nel rigirare le pagine stavo immerso nel romanzo ed il vorrei ma non posso della periferia dei parioli, arroventata dalla sua rabbia trova il suo spazio, incastrandosi come della lanavetro decide di farmi mangiare un po dei suoi spaghetti alla carbonara, tenuti assime da un elastico. Strano elastico: velluto marrone, consumato dal tempo e dalla rabbia e sempre con la stessa la sento imprecare dicendomi che occupo troppo spazio, ripongo il Leviatano, il mio corpo si raffredda la mia mente diventa grigia. Anch' io corpo crudo.
lunedì 28 aprile 2008
domenica 27 aprile 2008
Adoro le arance!
Spesso mi prendono in giro per il mio strano modo di mangiare le arance, dicono che emetto dei suoni assai insoliti ed unici!
venerdì 25 aprile 2008
mercoledì 23 aprile 2008
giovedì 17 aprile 2008
martedì 8 aprile 2008
Sospesi
A volte si rimane sospesi, si attende il primo sole che ci tolga il freddo umido di dosso, ci si lascia cullare da un leggero venticello, che riscaldi i colori bagnati, che muova le nostre maniche inermi. Si resta sospesi in aria, nell'attesa che un vento più forte ci faccia volteggiare, si prendono strane forme prima di raggiungere il proprio colore, quello originario.
sabato 5 aprile 2008
venerdì 4 aprile 2008
mercoledì 2 aprile 2008
martedì 1 aprile 2008
lunedì 31 marzo 2008
sabato 29 marzo 2008
Che imbarazzo politico!
Non capisco tanto bene qual è la differenza!La capirò entro il 13 Aprile? Speriamo....
mercoledì 26 marzo 2008
Stamane
L'arrotino è passato alle 8, puntuale ormai da 3 giorni, Dice: "affilo forbici per seta".
Mai sentito parlare delle forbici per seta, cosa avranno di particolare? Farò una ricerca su internet. Ormai è il quotidiano, scrivo quello che non so nella Moleskine e poi lo ricopio nell'etere, si potrà dire etere? Mah! In una barra chiamata Google, una sorta di oracolo.
Quando mi sveglio, come un automa vado a loop con la prima frase che la mia mente elabora, sto cercando di capire se è inconscio o conscio: la ripeto e la ripeto, la sussurro lentamente mentre sbadiglio, poi aumento la velocità delle parole, fino ad inceppare il linguaggio, fino a perdere il senso della parola, spezzarla, smontarla, analizzarla: forbici, seta, carta, sasso, maledetta morra cinese!
Cammino verso la fermata del BUS, schivando cacche, caccone, cacchette, molli, dure, ammuffite e bagnate; finalmente sull'auto, come lo chiamano a Roma. Volti assonnati che si perdono in un singhiozzo di sali e scendi, qualche goccia di pioggia, qualche pozzanghera, una frenata improvvisa; un cane che corre tra il verde del parco ed il pardone che si accende la prima sigaretta con la destra, mentre la sinistra di riflesso aggancia la coppola che un colpo di vento stava facendo cadere: vista la faccia preoccupata del proprietario, penso stesse cadendo su una grossa cacca, direi stile alano.
Butto un occhio sul Messaggero del mio vicino, un avvocato: doppio petto cravatta, acqua di colonia, gelatina, ventiquattro ore griffata e scarpe di vernice. Facilmente connotabile. In prima pagina c'è un articolo che dice: "Anche Tokio blocca l'import di Mozzarella Campana."
Sarà una bufala?
Torno all'arrotino, pensado che la sua è tutta una copertura, è un terrorista!
Il sali e scendi diventa più schiacciante e da assonati, i volti diventano nevrotici, ripenso al mio letto caldo, a quel coso peloso che ha fato fatica ad aprire gli occhi, quando mi ha sentito uscire e a lei che danza ancora nei suoi sogni...
Mai sentito parlare delle forbici per seta, cosa avranno di particolare? Farò una ricerca su internet. Ormai è il quotidiano, scrivo quello che non so nella Moleskine e poi lo ricopio nell'etere, si potrà dire etere? Mah! In una barra chiamata Google, una sorta di oracolo.
Quando mi sveglio, come un automa vado a loop con la prima frase che la mia mente elabora, sto cercando di capire se è inconscio o conscio: la ripeto e la ripeto, la sussurro lentamente mentre sbadiglio, poi aumento la velocità delle parole, fino ad inceppare il linguaggio, fino a perdere il senso della parola, spezzarla, smontarla, analizzarla: forbici, seta, carta, sasso, maledetta morra cinese!
Cammino verso la fermata del BUS, schivando cacche, caccone, cacchette, molli, dure, ammuffite e bagnate; finalmente sull'auto, come lo chiamano a Roma. Volti assonnati che si perdono in un singhiozzo di sali e scendi, qualche goccia di pioggia, qualche pozzanghera, una frenata improvvisa; un cane che corre tra il verde del parco ed il pardone che si accende la prima sigaretta con la destra, mentre la sinistra di riflesso aggancia la coppola che un colpo di vento stava facendo cadere: vista la faccia preoccupata del proprietario, penso stesse cadendo su una grossa cacca, direi stile alano.
Butto un occhio sul Messaggero del mio vicino, un avvocato: doppio petto cravatta, acqua di colonia, gelatina, ventiquattro ore griffata e scarpe di vernice. Facilmente connotabile. In prima pagina c'è un articolo che dice: "Anche Tokio blocca l'import di Mozzarella Campana."
Sarà una bufala?
Torno all'arrotino, pensado che la sua è tutta una copertura, è un terrorista!
Il sali e scendi diventa più schiacciante e da assonati, i volti diventano nevrotici, ripenso al mio letto caldo, a quel coso peloso che ha fato fatica ad aprire gli occhi, quando mi ha sentito uscire e a lei che danza ancora nei suoi sogni...
martedì 25 marzo 2008
lunedì 24 marzo 2008
Pasta e patate
Ingredienti per 2 persone:
3 patate medie
200 gr di pasta corta
mezza cipolla 1 aglio
50 gr di pancetta
1 rametto di rosmarino
2 cucchiai di olio
mezzo dado
Sbucciare le patate e tagliarle a tocchetti, soffriggere in una pentola per la pasta l'olio con la cipolla, l'aglio e il rosmarino; intanto in un pentolino preparare il brodo di dado. Aggiungere al soffritto le patate e un mestolo di brodo. Cuocerle per almeno 5 minuti a fuoco medio. Successivamente come se fosse un risotto, unire la pasta e il restante brodo. Continuate a mescolare affinchè si raggiunga una cottura omogenea. Appena la pasta sarà cotta aggiungere la pancetta, precedentemente soffritta e a piacere un cucchiaio di parmiggiano.
3 patate medie
200 gr di pasta corta
mezza cipolla 1 aglio
50 gr di pancetta
1 rametto di rosmarino
2 cucchiai di olio
mezzo dado
Sbucciare le patate e tagliarle a tocchetti, soffriggere in una pentola per la pasta l'olio con la cipolla, l'aglio e il rosmarino; intanto in un pentolino preparare il brodo di dado. Aggiungere al soffritto le patate e un mestolo di brodo. Cuocerle per almeno 5 minuti a fuoco medio. Successivamente come se fosse un risotto, unire la pasta e il restante brodo. Continuate a mescolare affinchè si raggiunga una cottura omogenea. Appena la pasta sarà cotta aggiungere la pancetta, precedentemente soffritta e a piacere un cucchiaio di parmiggiano.
domenica 23 marzo 2008
sabato 22 marzo 2008
venerdì 21 marzo 2008
Questa mattina
mercoledì 19 marzo 2008
martedì 18 marzo 2008
Ricetta alternativa!
Adoravo la carne di agnello!L'abbacchio con le patate era il mio piatto preferito... da piccola, ero ghiotta perfino della testina!
Poi un giorno in campagna 6 anni fa, intorno alla fine di marzo , mia madre ha pensato bene di darmene uno in braccio, era appena nato, aveva ancora il cordone ombelicale, era bollente e spaesato, con il tipico atteggiamento della preda...mi ha guardato ed ha iniziato a succhiarmi il lobo dell'orecchio!Ho fatto una promessa guardandolo negli occhi, non ti mangerò mai più!
Non c'è di meglio a Pasqua di una favolosa torta umbra di formaggio e di un piatto di carciofi alla romana!
Poi un giorno in campagna 6 anni fa, intorno alla fine di marzo , mia madre ha pensato bene di darmene uno in braccio, era appena nato, aveva ancora il cordone ombelicale, era bollente e spaesato, con il tipico atteggiamento della preda...mi ha guardato ed ha iniziato a succhiarmi il lobo dell'orecchio!Ho fatto una promessa guardandolo negli occhi, non ti mangerò mai più!
Non c'è di meglio a Pasqua di una favolosa torta umbra di formaggio e di un piatto di carciofi alla romana!
venerdì 14 marzo 2008
giovedì 13 marzo 2008
Mai più!
Queste sono le parole di Silvio Berlusconi, sentitele bene, ricordartele sempre.
Sono solo un piccolo accenno, ma forse, anche solo questi pochi secondi vi convinceranno a non votarlo!
mercoledì 12 marzo 2008
lunedì 10 marzo 2008
Tradimento!
Sei partita, mi hai lasciato il cappotto, gli stivali, i collant da lavare ed un posacenere pieno.
Tanto lo so che sei andata da quella a Firenze. Lo so che l'hai sempre preferita a me, con quegli archi interni che le fanno due curve da paura. Scale che portano ad una torre, tu e il tuo immaginario romantico alla Giulietta e Romeo! Lo sapevo che sono troppo giovane per te, con il tuo gusto per l'antichità.
Mi hanno fornito materiale fotografico scottante!E' proprio bella!
Etichette:
Sfogo d'amore e di gelosia dell'interno 12
Improvvisamente l'inverno scorso
IMPROVVISAMENTE L’INVERNO SCORSO,
il tour italiano parte dall’ APOLLO 11
Venerdì 14 marzo 2008, ore 21
Roma, c/o Itis Galilei, Via Conteverde 51
(Piazza Vittorio)
il tour italiano parte dall’ APOLLO 11
Venerdì 14 marzo 2008, ore 21
Roma, c/o Itis Galilei, Via Conteverde 51
(Piazza Vittorio)
Galaga night
mercoledì 5 marzo 2008
martedì 4 marzo 2008
lunedì 3 marzo 2008
sabato 1 marzo 2008
Letture in corso!
Letture in corso!
sabato 23 febbraio 2008
giovedì 21 febbraio 2008
martedì 19 febbraio 2008
Acqua smossa di Elisa Biagini
Acqua smossa
Volto la testa da te
verso un altro mare,
lascio tracce di parole
scie dei nostri ricordi:
il cappotto mi tiene la forma
sennò sarei neve al sole.
E come acqua smossa
nella mia testa
con ogni tua parola
mi fai cerchi nel lago del cuore.
Mi perdo nei liquidi
sgonfiandomi di pianto
bicchiere d’acqua sarò
arriverò dal mare una mattina.
Bevimi a gocce,
bevimi a sorsi
che io sia in te
in ogni tuo passo.
Volto la testa da te
verso un altro mare,
lascio tracce di parole
scie dei nostri ricordi:
il cappotto mi tiene la forma
sennò sarei neve al sole.
E come acqua smossa
nella mia testa
con ogni tua parola
mi fai cerchi nel lago del cuore.
Mi perdo nei liquidi
sgonfiandomi di pianto
bicchiere d’acqua sarò
arriverò dal mare una mattina.
Bevimi a gocce,
bevimi a sorsi
che io sia in te
in ogni tuo passo.
domenica 17 febbraio 2008
venerdì 15 febbraio 2008
giovedì 14 febbraio 2008
mercoledì 13 febbraio 2008
Arrosto di maiale
L'arrosto,
ricetta feticcio dell'interno 12! Riusciamo a farlo in tutte le varianti possibili ed immaginabili: di maiale, tacchino, manzo e vitello. Al forno, ma soprattutto nel tegame. Al latte con purè di mele o pere, alla soia e senape, alle carote e rosmarino, al forno con le patate, all'uva, alle prugne, semplicemente vino rosmarino e salvia, alla genovese......
Quindi seguirà la ricetta non molto dettagliata perchè sempre sperimentale!
4 hg di filetto di maiale o girello.
1 cipolla grande a pezzettoni
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 noce di burro
rosmarino q.b.
salvia q.b.
sale
pepe macinato al momento
2 bicchieri colmi di vino bianco
1 buon tegame alto almeno 15 cm con coperchio
un paio di ore libere....!
1 fare il soffritto con olio burro rosmarino e salvia
2 rosolare bene tutti i lati del maiale
3 salare e pepare
4 aggiungere il vino e il coperchio
5 abbassare il fuoco
6 girare l'arrosto ogni 20 minuti
7 fine cottura tagliare con coltello affilato
ricetta feticcio dell'interno 12! Riusciamo a farlo in tutte le varianti possibili ed immaginabili: di maiale, tacchino, manzo e vitello. Al forno, ma soprattutto nel tegame. Al latte con purè di mele o pere, alla soia e senape, alle carote e rosmarino, al forno con le patate, all'uva, alle prugne, semplicemente vino rosmarino e salvia, alla genovese......
Quindi seguirà la ricetta non molto dettagliata perchè sempre sperimentale!
4 hg di filetto di maiale o girello.
1 cipolla grande a pezzettoni
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 noce di burro
rosmarino q.b.
salvia q.b.
sale
pepe macinato al momento
2 bicchieri colmi di vino bianco
1 buon tegame alto almeno 15 cm con coperchio
un paio di ore libere....!
1 fare il soffritto con olio burro rosmarino e salvia
2 rosolare bene tutti i lati del maiale
3 salare e pepare
4 aggiungere il vino e il coperchio
5 abbassare il fuoco
6 girare l'arrosto ogni 20 minuti
7 fine cottura tagliare con coltello affilato
Che cos'è?
E' un cuscino?
Un pouf di pelo degli anni '70?
No, no, è la povera Carrie!
La vecchia felina dell'interno 12. Classe 1993
Prende il nome dal libro di Stephen King "Carrie lo sguardo di Satana" per una lesione all'occhio sinistro, risultato di una zuffa tra gatti in gabbia del gattile dove la presi.
Carrie è super romana der centro, de Largo Argentina!
Un pouf di pelo degli anni '70?
No, no, è la povera Carrie!
La vecchia felina dell'interno 12. Classe 1993
Prende il nome dal libro di Stephen King "Carrie lo sguardo di Satana" per una lesione all'occhio sinistro, risultato di una zuffa tra gatti in gabbia del gattile dove la presi.
Carrie è super romana der centro, de Largo Argentina!
ssst è ancora presto
martedì 12 febbraio 2008
Il citofono
Eccolo qui, bello eh? Purtroppo è quello che passa il condominio, dopotutto ha il suo fascino, è un pò vintage, quindi di gran moda...
Ogni inquilino del nostro palazzo, come potete vedere può esprimere tutta la sua creatività nel mettere il proprio nome sul citofono. Chi scrive in viola, chi si autoevidenzia con il pennarello rosa, chi usa ancora quelle macchinette per etichette adesive a caldo, chi ha solo mezzo cognome, chi mette solo le iniziali.
Fino a poco tempo fa, si trovavano spesso scritte minacciose su etichette adesive: "non staccate il nome di Rossi, avete capito?" strascichi di dispute condominiali mai risolte...Naturalmente il povero rossi veniva sempre staccato, essendo anche lui appeso al filo di un deteriorabile adesivo!
Ogni inquilino del nostro palazzo, come potete vedere può esprimere tutta la sua creatività nel mettere il proprio nome sul citofono. Chi scrive in viola, chi si autoevidenzia con il pennarello rosa, chi usa ancora quelle macchinette per etichette adesive a caldo, chi ha solo mezzo cognome, chi mette solo le iniziali.
Fino a poco tempo fa, si trovavano spesso scritte minacciose su etichette adesive: "non staccate il nome di Rossi, avete capito?" strascichi di dispute condominiali mai risolte...Naturalmente il povero rossi veniva sempre staccato, essendo anche lui appeso al filo di un deteriorabile adesivo!
Una tipica immagine
rumori nella casa
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