lunedì 26 maggio 2008

giovedì 22 maggio 2008

C'è un ospite all'int.12!

...Poi dicono che cani e gatti non vanno d'accordo!!!!!
Regna la pace e la solidarietà tra razze diverse all'int.12, un pò il contrario del paese che c'è fuori dalle mura dell'appartamento!

mercoledì 21 maggio 2008

debole grido


QUESTA è L'UNICA COSA CHE MI VINE IN MENTE PENSANDO ALL'ITALIA DI OGGI 21.MAGGIO.2008 E MI CHIEDO COME PUO' ACCADERE TUTTO QUESTO?

MI CHIEDONO DI DOVE SEI? E CON UN NULLA DI FIATO DICO: ITALIA.
NON HO IL CORAGGIO DI GUARDARE GLI OCCHI DELLA CURIOSITA' DI CHI ME LO CHIEDE E NON HO STRUMENTI PER RISPONDERE ALLA DOMANDA CHE MI PONGONO SUCCESSIVAMENTE... MI VERGOGNO!!!

AMO LE MIE AMICIZIE PIU' DI QUANTO AMI ME STESSO, RIEMPIONO LE MIE GIORNATE, LE MIE IDEE, LA MIA CRESCIATA, MA IN QUESTA ITALIA NON MI SONO MAI SENTITO COSI' SOLO COME AD OGGI, ABBANDONATO.
SONO UN FANTASMA.
MI STANNO MINANDO.

lunedì 19 maggio 2008

venerdì 16 maggio 2008

....Dopo la festa!








Ecco come si riduce l'int.12 dopo una cena di compleanno!!!!!
Dopo tutto a noi il disordine piace, è più forte di noi, il disordine fa sentire vivi, lasciare continue tracce di noi stessi è una sensazione ineguagliabile!


poi mi dicono che siamo in democrazia!

La Spagna giudica la politica italiana in materia di immigrazione xenofoba. L'attacco arriva per bocca della numero due dell'esecutivo Zapatero, Maria Teresa Fernandez de la Vega, le cui frasi sono riportate da El Mundo. Riferendosi agli arresti di massa, Fernandez de la Vega durante una conferenza stampa dice che "il governo spagnolo respinge la violenza, il razzismo e la xenofobia e, pertanto, non può condividere ciò che sta succedendo in Italia. La Spagna lavora a una politica dell'immigrazione legale e ordinata, che permetta il riconoscimento di diritti e doveri". Esistono, ha ricordato ancora, "meccanismi legali per arginare l'immigrazione clandestina. Sono questi i meccanismi da utilizzare, e non altri".

giovedì 15 maggio 2008

Parole importanti!

Il giornalismo e il caso Schifani
di MARCO TRAVAGLIO
Caro direttore, D'Avanzo è liberissimo di ritenere che i cittadini non debbano sapere chi è il presidente del Senato. Io invece penso che debbano sapere tutto, che sia nostro dovere informarli del fatto che stava in società con due personaggi poi condannati per mafia, che si occupava di urbanistica come consulente del comune di Villabate, controllato dal clan Mandalà, anche dopo l'arresto del figlio del boss e subito prima dello scioglimento per mafia. Perciò l'ho scritto (dopo valorosi colleghi come Lillo, Abbate e Gomez) e l'ho detto in tv presentando il mio libro. Anche perché la Procura di Palermo sta ancora vagliando le dichiarazioni rese nel 2007 dal pentito Francesco Campanella, già presidente del consiglio comunale di Villabate e uomo del clan Mandalà, sul piano regolatore che, a suo dire, il boss aveva "concordato con La Loggia e Schifani" (Ansa, 10 febbraio 2007). (Segue su Repubblica.it)

mercoledì 14 maggio 2008

lunedì 5 maggio 2008